Ferrata di Morcate

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Località di partenza: SP 72 Galleria di Morcate (tra Varenna e Bellano)
Dislivello salita totale: 70 m
Tempo di percorrenza salita/complessivo: 45 min / 1 ora
Quota massima raggiunta: 300 m
Distanza percorsa: 1,86 km
Attrezzatura: kit da ferrata
Valutazione:

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Impegno fisico:
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Punti di appoggio: —
Presenza di acqua: no
Riassunto itinerario: parcheggio lungo la SP 72 > ferrata sopra la galleria > ritorno dal sentiero > parcheggio

Una ferrata sconosciuta ai più, seminascosta da una galleria, ma che offre scorci panoramici sul lago e passaggi a sbalzo sopra l’acqua che raramente si trovano in questa zona. E’ una ferrata breve e apparentemente semplice, con qualche tratto “fisico”.

Occorre qualche indicazione stradale per capire esattamente dove trovarla: venendo da Lecco sulla SS36, si esce ad Abbadia Lariana e si prosegue sulla strada del lungolago fino a superare Varenna. Poco prima della galleria di Morcate si trova un esiguo allargamento della carreggiata dove poter lasciare l’auto (2 posti auto).
Venendo invece da Bellano, il piccolo parcheggio si trova sulla destra appena dopo aver superato la Galleria di Morcate (che potete riconoscere dal nome inciso nel cemento o dalla catena che si intravede sopra la galleria e che sarà la catena usata per la discesa).

Una volta scesi dall’auto è consigliabile indossare subito il kit da ferrata con imbrago e casco e prepararsi all’avventura. Si entra quindi nella galleria, percorrendola a ritroso fino ad arrivare alla 4° finestra: qui due pioli indicheranno la via e aiutano a scavalcare il parapetto ed uscire dalla “finestra”. La vista è da subito impressionante: una decina di metri sotto i vostri piedi si sente lo sciabordio dell’acqua del lago, che accoglie i primi timorosi passi.

Appena usciti dalla finestra ci si attacca alla catena, si cammina sulla passerella e poi sulla roccia. Tale catena è usata anche dagli arrampicatori per raggiungere la falesia sottostante, per cui occorre prestare attenzione e dirigersi da subito verso l’alto. La salita inizia subito verticalmente, con le prime staffe a strapiombo sul lago. La roccia sporge leggermente verso l’esterno, e un brivido adrenalinico corre lungo la schiena mentre ci si innalza accarezzati dai primi raggi del sole.

Si procede seguendo catene e staffe e si conclude la prima metà della ferrata, dove si trovano due piccoli pennoni. Da qui si prosegue su un sentiero attrezzato con fune fino a raggiungere l’inizio della seconda parte, sulla destra (si vedono i pioli che conducono verso l’alto); davanti si intravede il sentiero che verrà poi intrapreso in discesa.

Inizia la seconda parte: ormai muscoli e mani sono caldi, ma i brividi di adrenalina corrono ancora mentre si continua a salire in verticale, con le acque del lago che ribollono, attraversate dalla scia di qualche battello. Dopo qualche altra staffa si arriva infine al termine della ferrata, dove si trova un solo pennone. Dopo aver scavalcato l’ultima roccia si torna con i piedi in orizzontale. Dalla “cima” si può godere di uno splendido panorama sulla parte centrale del lago di Como.

Inizia quindi la discesa dal sentierino che corre in direzione Bellano con ripidi e stretti tornanti, da percorrere senza l’ausilio del dissipatore. Si passa poi sotto una rete paramassi, con delle staffe nella roccia che aiutano a riconoscere la via. Si raggiunge la fine della prima parte del ritorno, a questo punto, con le spalle a monte, si segue il sentiero che scende verso destra fino a spuntare esattamente sopra la galleria. Dopo aver controllato rapidamente lo stato del traffico, si può proseguire. A questo punto ritornano i brividi di adrenalina presenti fin dall’inizio della via: si scendono le ultime staffe attaccati alla catena e finalmente si è a terra. Si scende fino alla curva della strada, si scavalca il guard-rail e si percorre la galleria di Morcate in tutta la sua lunghezza fino a raggiungere di nuovo il parcheggio. Tolto casco e dissipatore, si risale in macchina e i battiti del cuore possono finalmente trovare pace. Quanta fatica per godere di un bel paesaggio!

About the author

Cresciuta tra piacevoli estate montane: dalle prime timide passeggiate ad oggi, con lunghe camminate ed ampi dislivelli. Da pochi anni ha aggiunto le due ruote, per esplorare il mondo ad una velocità diversa. Tutto condito dalla passione per l'outdoor, gli splendidi paesaggi, le notti in tenda. I piedi sempre pronti a camminare e pedalare, gli occhi aperti per esplorare e conservare fotogrammi di esperienze.

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